ATENA

5°STEP DEI DELL’OLIMPO MESE MAGGIO ATENA DEA DELLA SAPIENZA

DIPLOMA GRUPPO ATTIVATORI INDIPENDENTI 25,26,27 MAGGIO

Aventi diritto diploma atena
9A1CC DL3AG EA7IRV HB9EFJ
HB9EZD I8URR IK2YXH IK8NKQ
IT9FEG IT9GND IT9IDE IT9IFV
IT9PPX IT9ZQO IU1HGO IW8RDW
IZ0PAP IZ2GMU IZ6FHZ IZ6WRI
OE6BID OE6PID ON3EI

ATTIVATORI IT9HRL,IU0KNS,IZ8ESK,IU0OTF,IU0ICQ,IT9ECY

PER GLI SWL ANCORA NESSUNA MAIL

ATTIVATORI IT9HRL IU0KNS IW5DAX IZ8ESK IU0OTF IU0ICQ IT9ECY

Diploma con 10 contatti, 5 per stranieri ed swl (con nominativo senza / e – tipo diplomiradio.it)

Log solo attivatori e swl  indirizzo mail attivatoriindipendenti@gmail.com

Risultato immagine per athena

Dea guerriera e vergine, una delle più rispettate, ha varie funzioni: difende e consiglia gli eroi, istruisce le donne industriose, orienta i giudici dei tribunali, ispira gli artigiani e protegge i fanciulli. Ma quando è in collera, questa dea può diventare spietata.

Nella guerra tra Achei e Troiani era la protettrice dei Greci. Dea protettrice della città di Atene, le era dedicato il tempio detto Partenone (“della vergine”) sull’Acropoli della città, la cui gigantesca statua di culto crisoelefantina era opera di Fidia; inoltre di fronte ai Propilei era stata eretta una statua bronzea, i cui bagliori erano visibili dalle navi che arrivavano al Pireo; in suo onore si svolgevano ogni anno le feste panatenee. Come dea protettrice delle acropoli, aveva santuari sparsi in tutta la Grecia e nel mondo ellenistico (resti di templi di Atena sono stati scoperti nell’acropoli di Lindos, di Pergamo, a Roma, Paestum e in vari santuari minori).

Particolarità del culto di Atene era la sua statuetta, in origine di legno poi divenuta di metallo, il Palladio, a cui si attribuivano poteri magici, poiché la statua era considerata simbolo dell’inespugnabilità della città. Proprio per questo, durante la guerra di Troia, Ulisse e Diomede compiono l’impresa di introdursi di notte nell’acropoli troiana per rubarne il palladio.

La statua ad Atene ogni anno riceveva durante le feste Panatenaiche una nuova veste ricamata dalle fanciulle ateniesi. Callimaco nel suo inno “Per i lavacri di Pallade” narra di una cerimonia argiva, che consisteva nel portare il Palladio ogni anno al fiume Inaco per lavarlo e riallestirlo.

La dea viene rappresentata sempre vestita con peplo e spesso armata, attorniata dai suoi simboli sacri: la civetta Athene noctua, l’elmo, la lancia, lo scudo e l’Egida, ossia un mantello indistruttibile realizzato con la pelle della capra Amaltea, che aveva protetto e nutrito Zeus, sottratto a Crono dalla madre Rea. Suo albero sacro era l’ulivo, da lei creato come dono agli ateniesi, per divenire la loro divinità protettrice.

Atena per le sue capacità profetiche e mediche era adorata anche nei santuari di Delfi e di Epidauro. Nelle Vite parallele di Plutarco (Pericle e Fabio Massimo), Atena appare a Pericle in sogno ordinando delle cure per un cittadino malato di Atene. Dopo questo episodio venne eretta una statua in bronzo in onore delle divinità Ermes e Atena. Minerva, dea della religione romana, veniva associata dai romani ad Atena.

 

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