JAZZ

Giornata mondiale del Jazz attivazione Gai del 30 aprile

CLASSIFICA ON LINE

cacciatori aventi diritto

CLASSIFICA Hunter
Posizione Stazione N.QSO Punteggio
1. IT9FEG 6 6
1. IW8RDW 6 6
1. IZ4AIF 6 6
1. IZ6WRI 6 6
1. YO5OSF 6 6
6. IT9GND 5 5
6. IZ6NAL 5 5
8. I8URR 4 4
8. IK1JNP 4 4
8. IK7BEF 4 4
8. IU0ICQ 4 4
8. IU0LTQ 4 4
8. IU7MZC 4 4
8. IZ0PAP 4 4
15. EA7FJK 3 3
15. EA7IRV 3 3
15. I0MQV 3 3
15. IK7VKC 3 3
15. IT9AQQ 3 3
15. IT9IFV 3 3
15. IU0PXI 3 3
15. IU8AZS 3 3
15. IU8CFS 3 3
15. IW2HCB 3 3
15. IZ3LES 3 3

attivatori it9hrl, iu0kns, iu0rfe,iu5clc,iz8esk

swl i4-4438/b0

3 contatti, modi fonia digitale cw  tutte bande hf. log adi solo  swl a attivatoriindipendenti@gmail.com Nessun log richiesto per i cacciatori e attivatori, si farà con il sistema hrdlog

Ricordo che gli attivatori riceveranno il diploma solo con un numero di contatti superiori a cinque volte il richiesto per i cacciatori (il tutto serve per invitare ad una maggiore partecipazione dell’attivatore in modo che il cacciatore possa divertirsi)

La storia del jazz, al pari di quella di molti altri generi musicali popolari, e soprattutto quelli che affondano le proprie radici nella tradizione degli schiavi afroamericani (il primo fra tutti è lo spiritual) è quanto mai povera di documenti e riferimenti, in special modo per quanto attiene le sue origini e i suoi primordi.
Le prime fonti orali sulla nascita del jazz a New Orleans risalgono ai primi anni del XX secolo, mentre quelle scritte si attestano al decennio successivo. Anche se i generi musicali preesistenti che ne determinarono la nascita sono svariati e difficilmente classificabili con precisione, convenzionalmente si fa risalire la nascita del jazz ai canti di lavoro degli africani deportati negli Stati Uniti e schiavizzati. Il genere si sviluppò in modo esponenziale tra il 1915 e il 1940, diventando la musica da ballo dominante tra il 1930 e il 1940, anni in cui i brani delle big band si trovavano regolarmente ai primi posti delle classifiche. A questo periodo seguirono diversi decenni in cui il jazz si caratterizzò in maniera crescente come una musica d’arte, tipicamente afroamericana. Nel frattempo, il pubblico statunitense del jazz si assottigliò, mentre la musica destava un crescente interesse in Europa e nel resto del mondo.
Questa tendenza, iniziata col movimento bebop nel 1945, raggiunse l’apice negli anni sessanta con il movimento free jazz, che mirava all’emancipazione totale del musicista.

Seguì un periodo di involuzione e di marginalizzazione che terminò negli anni ottanta, durante i quali una generazione di giovani musicisti infuse nuova vita perseguendo diverse tendenze anche in assenza di uno stile dominante: nacquero così diverse scuole di jazz europeo, uno stile mainstream, che faceva riferimento al periodo degli anni cinquanta, e diverse contaminazioni che proseguivano l’esperienza fusion arrivando ad uno stile che viene detto acid jazz o che guardavano con interesse a tradizioni musicali etniche in direzione della world music.
Anche l’industria discografica tornò ad interessarsi delle sonorità del jazz – se non della sua estetica – promuovendo vari artisti specialisti di smooth jazz, un tipo di jazz estremamente alleggerito.

La musica jazz rappresenta oggi circa il 3% della produzione musicale nordamericana, ma ha seguaci in tutto il mondo.

 

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