CASTELLO CARINI

GIORNI 16 E 17 MARZO PER BELLEZZE ELUOGHI DI ITALIA SU IDEA DI IT9AQQ

IL CASTELLO DI CARINI

CLASSIFICA ON LINE 

ATTENZIONE: PUNTI NECESSARI per tutti 12. validi  CONTATTI CW PUNTI 3, CONTATTI SSB PUNTI 2 CONTATTI FT8 PUNTI 1, Per quanto riguarda il regolamento gai 2024 clik qui Regole 2024   

Swl richiesta solo se in possesso nominativo diplomiradio, altri nominativi non potranno per motivi tecnici essere presi in considerazione

Attivatori:

osizione Stazione N.QSO Punteggio
1. IT9ECY 397 780
2. IZ5RKH 308 491
3. IU0KNS 248 379
4. IU8CFS 119 236
5. IT9AQQ 61 120
6. IU5KWL 82 84
7. IT9HRL 38 76
8. IU0LGK 50 66

cacciatori aventi diritto:

sizione Stazione N.QSO Punteggio
1. SP1AOL 36 50
2. IT9FEG 28 42
3. IZ0PAP 26 37
4. EA7IRV 21 27
4. IZ7FLN 15 27
6. IZ6WRI 13 26
7. IU0ICQ 13 25
8. YO5OSF 13 24
8. IK1JNP 12 24
10. IT9IRH 12 22
10. I8URR 11 22
10. IZ2LUS 11 22
13. DL3AG 12 20
13. IT9GND 11 20
13. IK7VKC 10 20
13. IU2LUH 10 20
13. IZ8MPA 10 20
18. IZ4AIF 9 18
18. IZ8STJ 9 18
18. ON3EI 9 18
21. IU0GHU 8 16
21. IU8AZS 8 16
23. HB9EZD 8 15
23. IK2YXH 8 15
23. IZ2GMU 8 15
26. IZ0ARL 7 14
26. OK1ANN 7 14
28. IK8NKQ 8 13
28. IU5KWL 8 13
30. IT9ZQO 6 12
30. IU5JJO 6 12
30. IU5MPR 6 12
30. IZ5FSO 6 12
30. IZ8IZK 6 12
30. OK1KRJ 6 12

swl aventi diritto swli95ge

Fu eretto ad opera del primo feudatario normanno Rodolfo Bonello, guerriero al seguito del conte Ruggero I di Sicilia.

Nel 1283 divenne di proprietà della famiglia Abate che iniziò a trasformare la struttura difensiva destinandola ad uso residenziale. Schieratisi con i Chiaramonte nella disputa per il possesso della corona, gli Abate furono dichiarati “felloni” e privati di tutti i beni.

Il re Martino I, nuovo re di Sicilia, nel 1397 affidò la Terra di Carini al “milès panormitano” Ubertino La Grua per i servizi resigli.

Ubertino non ebbe prole maschile e, nel 1402, con privilegio di Martino il Giovane (sposo della regina Maria) che partecipò alla stesura del contratto di matrimonio, fece sposare la sua unica figlia Ilaria con il catalano Gilberto Talamanca, dando così vita alla casata La Grua Talamanca che rimarrà in possesso della baronia di Carini fino al 1812. Con il barone Giovan Vincenzo La Grua Talamanca, dalla metà del XV secolo il castello sarà oggetto di una serie continua di cantieri di restauro ed evoluzione architettonica che ne modificheranno l’uso, da caserma a “palazzo” per la residenza estiva.[2]

Il maniero divenne famoso quale teatro di una tragica vicenda: il 4 dicembre 1563 donna Laura Lanza di Trabia baronessa di Carini, moglie di don Vincenzo La Grua-Talamanca, venne uccisa dal padre per motivi di onore insieme al presunto amante Ludovico Vernagallo. Gli atti di morte dei due si trovano trascritti presso l’archivio storico della chiesa madre di Carini.[3]

L’amaro caso della signora di Carini non fu subito di dominio pubblico, la potenza delle famiglie coinvolte mise subito a tacere i diaristi del tempo, che si limitarono a riportare solo la data e la notizia della morte della signora di Carini. Don Cesare Lanza di Trabia sarà assolto in virtù della legge vigente e l’anno successivo insignito del titolo di conte di Mussomeli. Della vicenda si occupò nella metà dell’Ottocento lo studioso Salvatore Salomone Marino che riuscì a ricostruire, grazie a quanto appreso dal popolo attraverso vari “cunti” tramandati nei secoli dai cantastorie, la storia di Laura e del suo amato Ludovico. Una leggenda narra che in occasione dell’anniversario del delitto comparirebbe, su un muro della stanza dove venne uccisa Laura, l’impronta della mano insanguinata lasciata dalla baronessa uccisa.[4] Il barone Vincenzo La Grua ebbe altre due mogli: dona Ninfa, figlia di don Alfonso Ruiz de Alarcòn e donna Paola Sabia Ventimiglia n. 1530, sposate a distanza di circa un anno l’una dall’altra (la data del matrimonio con dona Ninfa non è certa, ma è sicuro che morì fra i 6 mesi e un anno dallo stesso sposalizio).

Translate the web site »